Non è la prima volta che lo dico, ma sono un'amante dei formaggi. Potrei sopravvivere soltanto con una buona scorta di latticini: sgranocchiare un pezzo di grana, spalmare della freschissima e deliziosa robiola, assaporare un boccone di saporita mozzarella di bufala. La mia sopravvivenza dipende dalle scorte e dal rifornimento del mio spacciatore di caciotte di fiducia.
Per questo quando La Cucina Italiana mi ha proposto di partecipare al contest L'Eccellenza del Gusto, che vede protagonista il Bagoss, non mi sono di certo tirata indietro.
Facciamo un riassunto per i neofiti della cagliata: il Bagoss è un formaggio stagionato tipico della zona di Bagolino nel bresciano. Viene prodotto con il latte di mucca, al quale viene aggiunto dello zafferano durante la fase di rottura della cagliata.
Non è stato semplice trovare una buona ricetta da presentare per questo prodotto gustoso, persistente e aromatico. Ho preferito optare per qualcosa di semplice che armonizzasse le caratteristiche del formaggio esaltandone l'intensità del sapore.
Focaccia di peperoni dolci e Bagoss
Per la Focaccia:
400g di farina 00
mezzo bicchiere di acqua a temp. ambiente
mezzo bicchiere di acqua frizzante
4 cucchiai di latte
mezzo cucchiaino di zucchero
un cucchiaino di sale
mezza bustina di lievito
2 cucchiai di olio extravergine d'oliva
Per la farcitura:
4 peperoni piccoli arancioni
4 peperoni piccoli rossi
4 peperoni piccoli gialli
olio extravergine d'oliva
20 grani di pepe nero
150 g di Bagoss
2 foglie di salvia
Mettere la farina in una ciotola capiente con lo zucchero e il sale. Aggiungere poi il lievito e il resto dei liquidi cominciando ad impastare. L'impasto deve rimanere leggermente appiccicosa mentre viene lavorato, ma in caso diventasse troppo molle aggiungete della farina. Lavorate energicamente la pasta per circa 10 minuti, fino ad aver ottenuto un composto liscio ed elastico, e mettetelo a lievitare in un luogo tiepido ed asciutto per un'ora e mezza/2 ore, coperto da un canovaccio.
Preriscaldare il forno a 230°.
Stendete la pasta in una teglia ben oliata, creando con le dita dei piccoli buchi sulla superficie, che andrete poi a spennellare con dell'olio. Infornate la focaccia nella parte bassa del forno per 10 minuti, sfornatela e farcitela con i peperoni precedentemente tagliati alla julienne e lasciati marinare in olio e pepe nero. Grattugiate metà del Bagoss e spargetelo sui peperoni già sistemati sulla focaccia, tagliate il resto del formaggio a scaglie e disponetelo accanto ai peperoni. Infornate nella parte alta del forno per altri 5 minuti. Sfornate e disponete sulla superficie ancora calda la salvia tritata.
venerdì 31 agosto 2012
venerdì 24 agosto 2012
Una lezione di Social Network in cucina
Perché essere presenti su Twitter (ma anche Facebook etc etc)?
Risparmiandoci tutto il solito discorso sulla digitalizzazione delle comunicazioni e i tempi che cambiano, i Social Network sono indubbiamente il mezzo migliore per consolidare le relazioni con il proprio pubblico e creare nuove opportunità di business con chi ancora non ci conosce.
Si sono convertiti alla Social religione i negozi, le multinazionali, le testate on line, perché non dovrebbero farlo i ristoranti?
La categoria dei ristoratori è sempre stata quella più restia al debutto online e all’utilizzo dello strumento internet per la pubblicità. Scottati dall’esperienza del tanto temuto TripAdvisor, si lanciano con più timore verso quella che ormai viene vissuta come la gogna pubblica del web.
Ma il mercato intanto cambia, il cliente ormai è stato “educato” ad essere più esigente, e forte di questa consapevolezza va alla ricerca di un’esperienza sempre più personale e personalizzata.
Se una volta ci si limitava soltanto alla ricerca del sito web e delle recensioni scritte dagli ultimi clienti, ora l’attenzione si sposta sulla pagina Facebook dove essere aggiornati con menù e ricette, a cui fa seguito la ricerca dello chef su Twitter. L’esperienza web poi continua anche durante e dopo la cena: dal check in su Foursquare agli scatti rubati da pubblicare su Instagram.
Ecco che la vera domanda diventa questa: perché non essere presenti sul web se in ogni caso si parlerà di voi?
Il Social Network da la possibilità di non subire l'effetto della rete, ma di diventarne parte attiva facendone uno strumento per semplici ma efficaci azioni di marketing. Dalla ricetta postata su Facebook che attirerà i foodies più appassionati, alla pubblicazione dei piatti preparati su Instagram e Pinterest: quale pubblicità migliore ci può essere se non l'occasione di mostrare a clienti e potenziali tali il proprio operato.
Abbiamo voluto mettere in pratica tutto quanto riassunto qui sopra e coinvolgere alcuni chef e un paio di produttori in una lezione di Social Media.
Con Paola Sucato ed Elisabetta Ferrari nel ruolo di professoresse, io e Francesca D'Agnano di Singerfood.com come assistenti e grazie alla supervisione del preside Carlo Vischi, abbiamo aiutato gli chef Alberto Fol dell'Hotel Westin Europa&Regina, Gian Nicola Colucci dell'Hotel Danieli, Cornelia Tessari dell'Azienda Agricola Tessari e Maria Adelaide Bertacco dell'Olio Colline di Marostica.
Dopo avergli dato loro un buon motivo per aggiungersi al gremito popolo del web, li abbiamo aiutati a muovere i primi passi su Twitter e Instagram, e dopo un mesetto ormai sembrano proprio averci preso gusto.
"Facebook è il più semplice da usare", mi racconta lo Chef Alberto Fol interrogato sull'esperienza Social, "con Instagram e Foursquare me la cavo bene; Twitter rimane quello più impegnativo. Quello che spesso manca è il tempo, ma mi sto impegnando".
In cambio di questo programma intensivo di Web School, abbiamo assistito ad un interessantissimo showcooking, di cui avete visto le immagini qui sopra.
Cari allievi, se trovate difficile mettere in pratica gli insegnamenti, twitto io per voi! In cambio mi accontento di godere di nuovo della vostra gustosa cucina.
Con Paola Sucato ed Elisabetta Ferrari nel ruolo di professoresse, io e Francesca D'Agnano di Singerfood.com come assistenti e grazie alla supervisione del preside Carlo Vischi, abbiamo aiutato gli chef Alberto Fol dell'Hotel Westin Europa&Regina, Gian Nicola Colucci dell'Hotel Danieli, Cornelia Tessari dell'Azienda Agricola Tessari e Maria Adelaide Bertacco dell'Olio Colline di Marostica.
Dopo avergli dato loro un buon motivo per aggiungersi al gremito popolo del web, li abbiamo aiutati a muovere i primi passi su Twitter e Instagram, e dopo un mesetto ormai sembrano proprio averci preso gusto.
"Facebook è il più semplice da usare", mi racconta lo Chef Alberto Fol interrogato sull'esperienza Social, "con Instagram e Foursquare me la cavo bene; Twitter rimane quello più impegnativo. Quello che spesso manca è il tempo, ma mi sto impegnando".
In cambio di questo programma intensivo di Web School, abbiamo assistito ad un interessantissimo showcooking, di cui avete visto le immagini qui sopra.
Cari allievi, se trovate difficile mettere in pratica gli insegnamenti, twitto io per voi! In cambio mi accontento di godere di nuovo della vostra gustosa cucina.
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lunedì 30 luglio 2012
Blackberry e D'O: tecnologia e tradizione nella ristorazione
L'invitantissimo dolce che potete ammirare qui sopra si chiama Blackberry con caviale di mora, ed è stato creato da Davide Oldani in occasione del pranzo offertoci da Blackberry proprio al D'O di Cornaredo. Ma facciamo un passo indietro.
E' stata la mia prima volta al ristorante di Oldani, anche se avevo già mangiato i suoi piatti in altre occasioni. L'invito ci è stato rivolto per illustrarci il progetto in cantiere tra il famoso brand della mora e lo chef stellato, che porterà all'introduzione del PlayBook come carta dei vini al tavolo del ristorante meneghino.
Immaginate il valore aggiunto che un tablet di questo tipo può portare agli ospiti di un ristorante supportandoli nella scelta di un prodotto così importante come il vino: la possibilità di approfondire le informazioni su un produttore, il confronto dei prezzi di mercato, gli abbinamenti migliori. Lo stesso supporto potrà essere utile anche allo stesso sommelier che potrà verificare con un click il numero di bottiglie presenti in cantina e provvedere rapidamente all'aggiornamento della carta o al rifornimento delle scorte.
E' stata la mia prima volta al ristorante di Oldani, anche se avevo già mangiato i suoi piatti in altre occasioni. L'invito ci è stato rivolto per illustrarci il progetto in cantiere tra il famoso brand della mora e lo chef stellato, che porterà all'introduzione del PlayBook come carta dei vini al tavolo del ristorante meneghino.
Immaginate il valore aggiunto che un tablet di questo tipo può portare agli ospiti di un ristorante supportandoli nella scelta di un prodotto così importante come il vino: la possibilità di approfondire le informazioni su un produttore, il confronto dei prezzi di mercato, gli abbinamenti migliori. Lo stesso supporto potrà essere utile anche allo stesso sommelier che potrà verificare con un click il numero di bottiglie presenti in cantina e provvedere rapidamente all'aggiornamento della carta o al rifornimento delle scorte.
E queste sono soltanto alcune della applicazioni che un'interfaccia così evoluta può offrire alla ristorazione : gli approfondimenti su produttori, ricette e video possono essere estesi anche al menù, offrendo all'ospite un'esperienza unica con un approccio nuovo al mondo del cibo.
E le novità non sono finite, infatti nel mese di settembre uscirà il secondo libro di Davide: "Il giusto e il gusto". Non un libro di ricette, ma un excursus su principi, modelli comportamentali ed imprenditoriali applicati alla sua azienda, che possono essere applicati in qualsiasi campo.
In attesa di ulteriori aggiornamenti sui progetti in cantiere, vi invito tutti a provare almeno una volta la cucina pop dello chef Oldani che mi ha lasciato senza parole: dalla Parmigiana di melanzane, al Risotto con melone e Porto, senza ovviamente dimenticare questo dolce davvero unico.
Per leggere i nostri twit e le immagini della giornata, cercare l'hashtag ufficiale : #bboldani.
In attesa di ulteriori aggiornamenti sui progetti in cantiere, vi invito tutti a provare almeno una volta la cucina pop dello chef Oldani che mi ha lasciato senza parole: dalla Parmigiana di melanzane, al Risotto con melone e Porto, senza ovviamente dimenticare questo dolce davvero unico.
Per leggere i nostri twit e le immagini della giornata, cercare l'hashtag ufficiale : #bboldani.
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giovedì 26 luglio 2012
#Firenze4ever e LuisaViaRoma: da foodblogger a modella per un giorno

Nel mese di giugno sono stata invitata da Vanity Fair ad un evento speciale : la quinta edizione di #Firenze4Ever organizzato da LuisaViaRoma. Un appuntamento per le fashion blogger di tutto il mondo che danno la loro intepretazione delle nuove collezioni appena arrivate nella boutique. Quest'anno ad affiancare il glamour delle blogger modaiole ci sono stati per la prima volta i foodblogger a fare da trait d'union tra queste due eccellenze del made in Italy.
E' stata un'esperienza fantastica che ha creato sinergie molto interessanti che spero si possano concretizzare in progetti futuri. Share the knowledge è sempre una formula vincente, sopratutto se la condivisione riguarda argomenti così lontani ma con così tanti punti d'incontro. LuisaViaRoma è stata una padrona di casa impeccabile, mi sono sentita una vera principessa.
E' bello sentirsi parte di un evento e non essere solo invitata come spettatrice.
Non è stato semplice mettersi in gioco e farlo davanti all'obbiettivo, sono abituata a fotografare le persone e raramente mi faccio fotografare dagli altri. Bisogna saper sorridere, ed è una cosa che non mi riesce facile a comando. Le mie immagini sono state scattate nella cornice glamour del ristorante Borgo San Jacopo di Firenze, affiancata dalla chef Beatrice Segoni.
Sicuramente ho imparato molto, ed è stata una delle esperienze più gratificanti a cui abbia avuto la fortuna di prendere parte.
E dopo il dovere anche il piacere è stato memorabile: la cena di Gala con tavolo imperiale da 170 coperti sulla terrazza del Nuovo Teatro Dell'Opera di Firenze mi ha tolto completamente il fiato. Un menù all'altezza della location, specialità toscane e grandi produttori (citati nella carta). Il party Fashion Super Heroes era da rubrica mondana: red carpet, maschere, fashion victims e dj set.
Potete leggere della mia avventura su Vanity Fair, che voglio ancora ringraziare insieme a Marina Baumgartner e a tutto lo staff di LuisaViaRoma per avermi dato l'opportunità di raccontarvi questo weekend dal sapore hollywoodiano.
Sicuramente ho imparato molto, ed è stata una delle esperienze più gratificanti a cui abbia avuto la fortuna di prendere parte.
E dopo il dovere anche il piacere è stato memorabile: la cena di Gala con tavolo imperiale da 170 coperti sulla terrazza del Nuovo Teatro Dell'Opera di Firenze mi ha tolto completamente il fiato. Un menù all'altezza della location, specialità toscane e grandi produttori (citati nella carta). Il party Fashion Super Heroes era da rubrica mondana: red carpet, maschere, fashion victims e dj set.
Potete leggere della mia avventura su Vanity Fair, che voglio ancora ringraziare insieme a Marina Baumgartner e a tutto lo staff di LuisaViaRoma per avermi dato l'opportunità di raccontarvi questo weekend dal sapore hollywoodiano.
giovedì 12 luglio 2012
#SOSBlogger ed il Rigoletto : Il primo passo
solidarietà,
condivisione e impegno
Queste
tre parole assieme ad amicizia
hanno trovato casa al The Hub Hotel di Milano, dove tanti
amici, vecchi e nuovi, si sono riuniti attorno allo
chef Gianni D'Amato del
Rigoletto di Reggiolo.
Il
ristorante, che ha ottenuto nel 2005 la seconda stella Michelin, è
chiuso a causa dei danni provocati dal terremoto. Queste lesioni, ci
spiegherà lo Chef durante la cena, obbligheranno il Rigoletto a
rimanere chiuso per almeno un anno. Cosa si può fare, come si può
sostenere chi ha vissuto prima una tragedia e adesso ne affronta le
conseguenze? La risposta arriva da Anna Maria Simonini, Paola Sucato, Emanuele Bonati, Carlo Vischi : Sos Blogger .
Parliamo
di un
un
blog, di una filosofia, ma anche di un movimento che sensibilizza e
promuove eventi di raccolta fondi attraverso la propria rete di
contatti sul web, un'unione che vuole concretamente aiutare chi
vive nelle zone colpite dal sisma affrontando ogni giorno difficoltà
e disagi.
Eccoci
quindi al Mirror Lounge & Restaurant, dove lo Chef Sandro Mesiti
ha ospitato Gianni D'Amato nelle proprie cucine per dare vita
ad una cena unica e indimenticabile, nel gusto e nel significato.
Pronti per conoscere la nostra appetitosa cena?
Aperitivo
Fingerfood e stuzzicherie a buffet
Rosè Brut de Noir-Cleto Chiarli Tenute Agricole
Rosè Brut de Noir-Cleto Chiarli Tenute Agricole
Amuse
Bouche a cura di Sandro Mesiti
Centrifugato di sedano, quartirolo, datterino candito
Rosè Brut de Noir-Cleto Chiarli Tenute Agricole
Centrifugato di sedano, quartirolo, datterino candito
Rosè Brut de Noir-Cleto Chiarli Tenute Agricole
Antipasto
a cura di Sandro Mesiti
Fiore di zucca, burrata delle Murge, taccoline
Vecchia Modena Premium-Cleto Chiarli Tenute Agricole
Fiore di zucca, burrata delle Murge, taccoline
Vecchia Modena Premium-Cleto Chiarli Tenute Agricole
Primo
a cura di Sandro Mesiti
Raviolo al guanciale e cipollotto, vellutata di favette fresche
Vecchia Modena Premium-Cleto Chiarli Tenute Agricole
Raviolo al guanciale e cipollotto, vellutata di favette fresche
Vecchia Modena Premium-Cleto Chiarli Tenute Agricole
Secondo
a cura di Gianni D'Amato
Maialino alle albicocche affumicate al caffè e limone
Pruno Nero Extra Dry-Cleto Chiarli Tenute Agricole
Maialino alle albicocche affumicate al caffè e limone
Pruno Nero Extra Dry-Cleto Chiarli Tenute Agricole
Dessert
a cura di Sandro Mesiti
Millefoglie croccanti al cacao, crema di ricotta e frutti della passione
Albana di Romagna Ferrucci-Cleto Chiarli Tenute Agricole
Millefoglie croccanti al cacao, crema di ricotta e frutti della passione
Albana di Romagna Ferrucci-Cleto Chiarli Tenute Agricole
Non poteva mancare la foto dei nostri SOS Blogger che dopo avere condotto egregiamente la serata, hanno presentato gli Chef accolti in sala da meritati applausi. La serata si conclude con un brindisi richiesto da Gianni D'Amato per ringraziare i presenti.
Non mi rimane che fare altrettanto con Anna Maria, Emanuele, Paola, Carlo Vischi per averci dato la possibilità di condividere questa bellissima ed emozionante esperienza.
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