domenica 27 novembre 2011

Patate arrosto Croccantissime - Ultra Crispy Roasted Potatoes

English Version Below
Post veloce della domenica sera, mentre finisce l'inguardabile film alla televisione e l'apple pie (di cui vi parlerò più avanti) finisce di cuocere nel forno.
Vi devo confessare il mio recente amore, o meglio interesse morboso, per Pinterest, questo semplicissimo quanto incredibilmente attraente social network dove non si fa altro che condividere immagini e fotografie collegate ad un link che rimanda ad uno specifico blog o sito web.
Ed è proprio da lì che viene la ricetta che voglio condividere con voi stasera, dire ricetta però è decisamente esagerato, diciamo che è più un consiglio su come fare le patate arrosto in modo veloce e in modo che vengano croccanti e deliziose.
Ho fatto qualche leggera modifica alla ricetta originale che trovate qui, l'autore mi scuserà ma il grasso di oca era troppo anche per il mio spirito d'iniziativa.
Io ho provato e il risultato mi ha più che soddisfatta, mi saprete dire.
PATATE ARROSTO CROCCANTISSIME
Tagliate a spicchi 4 patate di media grandezza e mettetele nel microonde alla massima potenza per 10 minuti. Toglietele dal microonde e asciugatele dall'acqua che potrebbe essersi formata dalla loro cottura. Prendere una teglia metterci un filo di olio di oliva, adagiare le patate e cospargerle con origano, sale e rosmarino. Mescolare il tutto con le mani e mettere in forno a 220° per 25 minuti.


Quick Sunday evening post, while the movie on tv is almost over fortunately and the apple pie (whom I will talk about lately) is finishing its cooking in the oven.
I must confess you my recent love, or better obsession, for Pinterest, this simply as incredibly attracting social network where you do nothing but share images, photos linked to a specific website or blog. 
And it's just from there that comes this recipe which I'd like to share with you this evening, call it recipe is definitely exaggerated, let's call it a tip about how to cook roasted potatoes in a very fast way and in order that the potatoes turn crispy and delicious.
I have made some modifications to the original recipe that you can find here, the author will excuse me about it but Duck Fat was too much also for my initiative spirit. 
I have tried doing these tonight at dinner and I'm more than satisfied for the result, you'll surely let me know.
ULTRA CRISPY ROASTED POTATOES
Cut 4 potatoes in slices of medium height and put them in the microwave for about 10 minutes. Then drain the water that you have eventually find in the dish and put the dried potatoes into a a baking sheet sprinkled with extra virgin olive oil. Drizzle the oil over the potatoes too, with an amount of oregano, salt and rosmary. Gently toss everything with your hands. Put in the oven 450 degrees (230° celsius) for about 25 minutes until crispy.
ndr apologies to my English speaking Readers, this is the first time I write a post in double language and I know that nothing is perfect as I wished. I hope you'll forgive and correct me!

venerdì 25 novembre 2011

Di Ricette con il Tacchino e di Tacchini senza Ricette


Il Giorno del Ringraziamento è finito, il Black Friday it's over too. E cosa rimane? Beh per chi ha festeggiato sicuramente mal di stomaco e tonnellate di cibo da smaltire (e non parlo solo di ciccia) per chi ha ospitato. Personalmente non mi sono mai cimentata nella preparazione del volatile in questione per la famigerata delicatezza dell'impresa unitamente all'altrettanto nota incapacità della sottoscritta. Mi limito ad osservare mia nonna che prepara faraona farcita di castagne per la vigilia di Natale.
Poi devo ammettere che questa mattanza celebrativa di tacchini mi disturba, soprattutto dopo averne visto un delizioso esemplare che zampettava per Central Park incurante delle persone che gli passeggiavano accanto. Se volete mangiare tacchino almeno mangiatelo tutto l'anno, rendete onore a questo povero animaletto e prendiamolo in considerazione un po' più spesso.. magari ispiriamoci qui:


Tacchino all'Ananas di Babs (R)evolution
Pie di Tacchino e Pancetta di Juls' Kitchen
Bocconcini Arrotolati di tacchino profumati al Sidro di Stasera si Cena da Noi
Spirali di Tacchino e Fichi gluten free di Il colore della Curcuma
Turkey Croquettes di Martha Stewart
Strawberry Chipotle Turkey Brest di Local Kitchen
Turkey Meatball Korma di BBC Good Food
Nigella Turkey and Glass Noodle Salad di Nigella
Tacchino al Volo de Il Pasto nudo






Se invece vi siete fatti un esame di coscienza e ci tenete alla vita di questi pennuti, nonostante siate assolutamente consapevoli che la loro carne è deliziosa se ben cotta, che fa parte degli alimenti che stimolano il metabolismo e che dovrebbe far parte del regime alimentare di tutti, bambini compresi, potete anche ispirarvi ad una di queste idee che non prevedono animali morti.
Ad esempio la Miniatura di Tacchino, non saprei cosa farmene ma la trovo a dir poco adorabile, magari incollandoci un magnete dietro potrebbe diventare una bellissima calamita da frigo. 
Se siete sicuri di non scambiare i vostri figli per qualcosa di commestibile anche il Cappello di Tacchino Arrosto e il Costume da Tacchino per i più piccoli sono idee geniali, tenete soltanto i piccoli indossatori lontani da golosi che abbiano alzato un po' il gomito.
Per cucinare tacchino senza ucciderlo invece si può sempre optare per i Turkey Cupcake Topper e i Tacchino-Cookies Glassati.  
Ci vuole coraggio e un grande spirito artistico oltre ad un'estrema manualità per riprodurre questo Smalto di Tacchino per le unghie, sicuramente però non passerete inosservate. 
Potete cimentarvi anche negli Oreo Turkeys che a parer mio sono un'idea imbattibile, sempre che non abbiate appena finito con le unghie di cui sopra.
La Spilla Amo i Tacchini quindi Non li mangio è già cult, quindi mai più senza!
Una delle cose che non può mancare nei giorni di festa nella cucina giocattolo delle bambine chic è il Tacchino Arrosto di Feltro con ripieno, quando ho visto che le cosce si possono staccare ho capito che dovevano essere mie, si si va bene ok intendevo di mia figlia.
Pensate di esservi ispirate abbastanza?

mercoledì 23 novembre 2011

Mercati Della Terra - Milan Edition


Io adoro l'autunno nella mia città, sono innamorata di Milano, sono un'amante della nebbia e una grandissima fan di cappello di lana e cappotto.  Sono anche assolutamente intollerante verso chiunque esprima opinioni estremamente negative per questa piccola metropoli fredda ma vivace, schiva e impegnata. Se vivi qui, come in qualunque altro posto, sai che ci sono pro e contro, ma se parli sempre e solo dei contro il mio consiglio è: ti prego vattene!
Milano non è bella in senso assoluto, ma è una delle poche città rimaste dove c'è tutto da scoprire, non sono state scritte milioni di guide su i 101 migliori bagni pubblici dove fare pipì, la maggior parte delle cose è ancora tutta da scrivere. 
Ad esempio Sabato 17 di buon mattino, con la compagnia della famigerata nebbia in val padana, siamo andati a fare un giretto al Mercato della Terra nel Parco di Largo Marinai D'Italia, si tratta di un farmer's market nato da un'iniziativa di SlowFood in collaborazione con NutrireMilano. Gli espositori sono tutti produttori che hanno le loro aziende all'interno della regione lombardia, si trovano dalle piante agli ortaggi, dai formaggi alle farine. La maggior parte degli espositori si trovano sulla favolosa guida SlowFood Il Buon Paese. Si svolge ogni terzo sabato del mese e fino alla fine di quest'anno sarà sempre ubicato nei pressi della Palazzina Liberty del parco.
Inutile dirvi che è un posto potenzialmente pericoloso per qualsiasi persona appassionata di cibo: tra shopping e workshop si può perdere l'intera giornata. 
Noi ci siamo dedicati in particolare all'acquisto di formaggi, ma durante le edizioni precedenti abbiamo spaziato dagli ortaggi alle piante aromatiche. 
Abbiamo comprato sicuramente più prodotti di quelli che un normale uomo medio possa mai mangiare senza morire sotto il peso del colesterolo che intasa le arterie, ma noi siamo quelli che comparano ad un sogno erotico l'idea di rimanere chiusi dietro ad un bancone dei formaggi per tutta la notte.

Vi voglio segnalare in particolare la Cascina Guzzafame di Gaggiano, che alla vendita diretta dei prodotti hanno un ristorante e si occupano anche di laboratori didattici. Ho acquistato un formaggio sconosciuto ai più, il Salva Cremasco, che avevo già potuto gustare abbinato ad un delizioso tagliolino all'uovo l'anno scorso al Ristorante Ratanà. E' un formaggio a pasta dura, di latte crudo di vacca che ha una stagionatura minima di 75 giorni. Ha la consistenza di un quartirolo un po' stagionato, ma un gusto davvero unico, delicato ma aromatico difficile da descrivere, il modo migliore di capire è provarlo. Magari potete passare la domenica ad una delle loro colazioni in cascina che sicuramente mi vedranno protagonista.
Al banco del Caseificio Carena di Caselle Lurani, ci siamo letteralmente fatti esplodere dall'acquisto caseario compulsivo: un bel pezzo di taleggio morbido (ma ancora troppo stagionato per i miei gusti), una fetta di zola dolce molto cremoso tagliato con il filo, una fetta di torta di noci, mascarpone e zola (a casa mia sancisce senza ombra di dubbio l'arrivo delle feste e dell'inverno), e un assaggio di Pannerone, altro misterioso per molti presidio SlowFood. Una volta era chiamato anche il gorgonzola bianco ed è un formaggio fatto esclusivamente di latte intero, oltre ad essere famoso per la procedura di produzione che non prevede la salatura. Ha un sapore tendente all'amaro che lo rende decisamente particolare. Un consiglio: guardate le confezioni vintage di mascarpone fresco sul loro sito, sono belle anche solo da guardare.
Ultimo ma non per importanza, voglio segnalarvi il mitico Bufadelfia (formaggio fresco spalmabile di latte di Bufala) che proviene dall'Azienda Agricola Casarotti Aldo di Casirate D'Adda, oltre a questa delizia prepara anche degli ottimi yogurt di latte di bufala aromatizzati alle castagne, alle fragole ecc ecc.

Detto questo ragazzi la nota dolente è che la nostra attuale amministrazione comunale ha deciso che un parco non è il posto adatto ad ospitare un mercato, pertanto l'edizione del 17 Dicembre sarà l'ultima in questa deliziosa location (anche se una piccola speranza che rinsaviscano ancora ce l'ho). In attesa di capire quale sarà la destinazione alternativa di questa lodevole iniziativa, vi aspetto tutti all'ultima edizione del 2011 per capire cosa vi siete persi per tutto questo tempo! 

giovedì 17 novembre 2011

Apple Coffee Crumb Cake ovvero Torta Sbriciolata alle mele senza caffè



Ho un sacco di mele in casa. Continuo a rimpinguare il mio cassetto del frigorifero di altre mele che puntualmente continuo a non mangiare. Mettiamoci pure il fatto che non sono l'unica in casa a non mangiarne, l'unica creatura che ne fa un largo consumo è mia figlia, ma non così largo da giustificare la fornitura casalinga di frutta che la stagione un po' impone.. allora, da famoso avvocato delle cause perse, mi sono messa dalla parte della povera, bistrattata mela vittima di una discriminazione stagionale da parte degli abitanti adulti di questa casa. Ma niente mele cotte, si impone un uso creativo di tale prodotto. Sono partita un po' in sordina con la ricetta del Saccoccio, poi ho replicato diverse classiche torte di mele scovate sul web, mi sono imbattuta in ricette semplici ma nessuna, o meglio poche avevano destato veramente il mio interesse, non volevo che il frutto in questione mi accusasse addirittura di mobbing. Poi, un pomeriggio, mentre ero alla ricerca di una torta interessante per poter fare bella figura ho trovato questo post illuminante sulla Apple Coffee Crumb Cake di Anna. Dopo aver colmato le mie consuete lacune di ignoranza, scoprendo che le Coffee Cake si chiamano così anche se negli ingredienti non vi è traccia di caffè, c'è sempre molto da imparare.
Ma veniamo alla torta, che ho trovato deliziosa, un dolce che ha il suo perchè, che è piaciuto molto alle persone a cui l'ho portato e che per la prima volta mi è veramente dispiaciuto non riportarmi a casa. 
La parte del crumble dove l'avena si accompagna con la cannella e il matrimonio di sapore e di profumi con la glassa all'arancia, la rende una torta davvero particolare, davvero deliziosa. L'unica autocritica che posso muovermi è che si tratta di un dolce da colazione o da merenda, ma giusto per trovarmi un appunto. 
Una Nota Redazionale per i milanesiani, trovate il Latticello presso i negozi Naturasì, stessa cosa vale per i fiocchi di avena che trovate anche all'Esselunga. 


APPLE COFFEE CRUMB CAKE
Per il crumb:
300 g di di burro non salato, tagliato in cubetti
300 g di farina (mix tra farina 00 e farina integrale)
150g di light brown sugar (trovate la spiegazione qui)
2 cucchiaini di cannella
1 cucchiaino e mezzo di sale
75 g di fiocchi d'avena
Per la torta:
260g di farina 00
1 cucchiaino di lievito per dolci
1 cucchiaino di bicarbonato di sodio
1 cucchiaino di sale
110g di burro non salato a temperatura ambiente
150g di zucchero
2 uova
1 cucchiaino di vaniglia
la buccia grattugiata di mezza arancia
1 tazza di latticello 
1 mela di media dimensione tagliata a cubetti
Per la glassa:
65g di zucchero a velo
la buccia grattugiata di mezza arancia
il succo di mezza arancia 


Oliare una teglia di 23 cm circa e ricoprirla con la carta da cucina per poi oliarla di nuovo (mea culpa io ho usato il burro, ma stasera starò in ginocchio sui ceci per ore) e preriscaldare il forno a 180°. Mescolare gli ingredienti asciutti del crumble, meno l'avena, stropicciare poi il burro a pezzetti tra le dita con il composto  per creare le briciole. Aggiungere l'avena e strizzare le briciole per crearne di diverse dimensioni. 
I crumble che escono da questa ricetta sono molti rispetto a quelli che servono, misurare 2 tazze e congelarle per riutilizzarli in altre ricette.
Per la torta setacciare insieme la farina, il lievito, il bicarbonato e il sale. Nella planetaria con l'attacco a foglia  lavorare zucchero, burro, uova ed estratto di vaniglia a velocità media (io ho lavorato prima burro e zucchero, poi ho aggiunto un uovo alla volta ed infine l'estratto) fino a che diventi chiaro e spumoso, circa 3 minuti. Aggiungere la buccia d'arancia (e non parlo di quella che si può far sparire con i fanghi d'alga). Aggiungere in tre parti la farina alternandola al latticello, lavorare bene il composto ricordandosi di pulire bene le pareti della ciotola. 
Mettere metà del composto nella teglia preparata, aggiungere le mele in un singolo strato facendo attenzione a non metterle troppo vicine al bordo perchè non brucino. Aggiungere la seconda metà del composto sopra le mele e finire con il crumble. 
Cuocere fino a che la superficie sarà dorata, circa un'ora, a metà cottura ruotare la teglia nel forno. Trasferire la teglia su una griglia e lasciar raffreddare almeno 15 minuti prima di sformarla.
Intanto fare la glassa, setacciando lo zucchero a velo in una ciotola, aggiungendo la buccia grattugiata dell'arancia e il succo fino a raggiungere la consistenza desiderata. Cospargere il dolce con la glassa ottenuta e.. divoratelo!!!

venerdì 11 novembre 2011

Ricette con il Cavolfiore

Il grande dilemma quando arriva la Biocassetta di cui vi parlavo qualche post fa, è proprio quello che coglie i concorrenti di Masterchef davanti alla MisteryBox : e adesso cosa cucino con questa roba?!?! Ammetto che il Cavolfiore non è di certo il prodotto più difficile da fare: gratin, pasta, vellutata.. Qualche cima la faccio bollire e poi la schiaccio con la forchetta quando è fredda in piccole briciole per poi unirla alla pasta con il formaggio della mia bimba. 
Visto che fa benissimo ed è sulle nostre tavole da Ottobre fino ad Aprile, perchè non ispirarsi un po' per mangiarne di più?


Cremosa di Cavolfiori allo Zafferano de Il Cucchiaio D'Oro
Crema di Cavolfiori e Curry verde de La Compagnia della Cannella 
Frittelle di Zucchine e Cavolfiori in Tempura di Vera in cucina 
Crumble di Cavolfiori de La Cucina di Calycanthus
Tortino al Cavolfiore di Dolciagogo 
Gratin di Broccoli e Cavolfiori di Nella Cucina di Ely 
Polpette di Broccoli e Cavolfiori alla Maggiorana di Crumpetsandco 
Cauliflower Pies di Cavoletto di Bruxelles
Cauliflower Purèe di Martha Stewart 
Caulilower Thyme Soup di LondonFoodieNY 
Aloo Gobu Potatoes and Cauliflower su Wheatfree Meatfree 
Baked Gobetti with Cauliflower, Grape Tomatoes and Chorizo su Local Kitchen Blog 


Cosa ci ho fatto io invece con il Cavolfiore che era nella Biocassetta questa settimana?


CAVOLFIORI GRATINATI CON PHILADELPHIA
Lavare e mondare il cavolfiore, lasciarlo bollire per 15/20 minuti, scolare le cimette e lasciarle raffreddare. Preparare intanto una besciamella liquida leggera, non voglio stare qui a dare ricette su come farla al meglio, ognuno ha la sua e in rete ce ne sono a centinaia. Una volta pronta la salsa aggiungere due cucchiai di Philadelphia e mescolare. 
Bagnare una teglia con un paio di cucchiai della besciamella preparata, disporre le cime di cavolfiore a riempire lo strato e versare sopra la salsa rimanente. Grattuggiare del grana padano e spolverizzare il tutto con pane grattuggiato.
Infornare in forno già caldo a 180° fino a la superficie non sarà brunita e croccante.


Date un'occhiata anche qui se volete qualche altra ispirazione autunnale:
Ricette con la Zucca
Ricette con la Zucca parte seconda

Saccoccio Night


Mercoledì sera sono stata invitata con altre amiche al Teatro 7 per la presentazione dei nuovi Saccoccio Buitoni per Arrosto e per Spezzatino.
E'stata una serata molto divertente, abbiamo avuto modo di assaggiare deliziose versioni di piatti preparati per noi come le costine che erano davvero insuperabili, per non parlare del pesce con le verdure: morbido e gustosissimo.
Come i prodotti precedenti, anche questo Saccoccio ci permette di preparare una fantastica cena senza stress, la carne non va girata nel forno , grazie a questo tipo di cottura rimarrà morbida e i mix i spezie contenuti nella confezione rendono tutto ancora più prelibato.
A questo punto non mi resta che provare questo nuovo modo di cucinare arrosto e spezzatino, sono molto curiosa e vi terrò aggiornati.
Se volete qualche idea intanto, tornate a sbirciare la mia ultima ricetta con il Saccoccio per Pollo alla Paprika Dolce.

mercoledì 9 novembre 2011

BioVerdura a domicilio - BioInCasa




Era tanto tempo che in casa si pensava di iscriverci ad un gas o di farci portare regolarmente frutta e verdura a domicilio. Noi grandi appassionati di farmers market, agriturismi, e chi più ne ha più ne metta. Doveva essere una scelta ponderata però, niente fasulli kmzero che poi invece si fanno 300km per arrivare sulla tua tavola e che magari poi usano frutta sudamericana (come si è letto di recente su qualche sito in merito ad uno dei servizi più famosi del genere). Abbiamo scelto la realtà che ci è piaciuta di più, quella che ci sembrava più genuina e ovviamente avesse un buon rapporto qualità prezzo. 
BioInCasa incarna perfettamente tutti questi aspetti. 
Un gruppo di giovani imprenditori che ha deciso di coltivare frutta e verdura biologica in quel delle colline del piacentino e di distribuirla agli abitanti di Milano. Per territorio e clima ovviamente non gli è possibile produrre tutto nei loro terreni, ma hanno selezionato allevatori e coltivatori che hanno la medesima filosofia. Anche allevatori sì, perchè oltre a frutta e verdura si possono ordinare formaggi, burro, uova, marmellate, farine: un modello che sostiene il cibo genuino e le comunità locali. 
Noi abbiamo scelto una Biocassetta mista di frutta e verdura da 4kg a 15 Euro, siamo due persone e mezza e riusciamo tranquillamente anche a non finirla nella settimana in cui viene consegnata, ma nessun problema, i prodotti si conservano benissimo in frigorifero per più di 7 giorni, perchè diversamente dal supermercato la frutta arriva sulla nostra tavola entro qualche ora dalla raccolta, non viene conservata nelle celle frigorifere per giorni prima di essere venduta sul banco ed avere vita breve una volta giunta a casa. 
Si possono scegliere anche cassette con formati da 7 e da 11 kg, come scegliere di ricevere solo frutta o soltanto verdura.
La comodità di avere tutti i martedì prodotti freschi davanti alla porta di casa è impagabile, esattamente come è senza prezzo l'idea di obbligarmi così a preparare e mangiare prodotti che invece non comprerei così spesso se facessi la spesa da sola. Il fatto di lavorare tutto il giorno non è un problema nemmeno per la consegna, io lascio la busta con i soldi sotto lo zerbino e la cassetta vuota fuori dalla porta, metodo ormai collaudatissimo.
Io non posso far altro che consigliarvelo, ma soprattutto di consigliarvi di uscire un po' da questo circuito della grande distribuzione che ormai fa parte del nostro DNA, di sostenere le piccole realtà rurali, riabituarci a mangiare frutta e verdura italiana, seguire le stagionalità e ogni tanto uscire dalla mentalità di città e sforzarci di capire che la filiera corta fa bene un po' a tutti. Noi siamo quello che mangiamo, non è mai stato così vero.


BioInCasa
Costa Orzata
Sant'Antonio di Castell'Arquato
29014 Piacenza


www.bioincasa.it  info@bioincasa.it

venerdì 4 novembre 2011

Non dire pollo se non ce l'hai nel... Saccoccio


Tanto tanto tempo fa, quando ero ancora immersa nel letargo del mio post-maternità, ho partecipato al primo evento di Casa Buitoni alla Nestlè qui a Milano, di cui la mia amica streghetta vi ha già ampiamente parlato. In quell'occasione abbiamo proprio discusso amabilmente di quante cose si potessero fare con il Saccoccio e del fatto che io ,ad esempio, lo uso per fare anche molte altre cose che non seguano strettamente le indicazioni del cuoco di Casa Buitoni.
Per cui non mi sono sorpresa del contest che Sandra ha pubblicato sul suo blog in collaborazione con Buitoni. Ed ecco qui una delle mie ricette che mi sono divertita a creare, in particolare ho usato il Saccoccio alla Paprika Dolce... enjoy!

FUSI DI POLLO CON MELE POMODORINI PACHINO E ZENZERO NEL SACCOCCIO
per 4 persone
6 fusi di pollo di media grandezza
1 lt di latticello (o latte)
1 mela (o due dipende da quanto sono grandi)
1/2 kg di pomodorino pachino 
zenzero

Mettere i fusi di pollo in una ciotola capiente con il latticello e lasciarli marinare per una notte intera, in caso aveste meno tempo basteranno anche un paio d'ore. Tenerli a bagno tutta la notte permetterà alla carne di diventare molto tenera.
Preriscaldare il forno a 180°, togliere le cosce di pollo dalla marinata e asciugarla del liquido in eccesso. 
Lavare e tagliare a metà i pomodorini e lasciarli da parte. Sbucciare le mele e tagliarle a pezzettini. 
Aprire il Saccoccio e riempirlo con gli ingredienti preparati in precedenza alternando il pollo alle mele e ai pomodori, grattuggiare a piacere lo zenzero aggiungendo anche il contenuto della busta di spezie contenuta nella confezione.
Mescolare bene il tutto agitando il Saccoccio, chiudere poi lasciando dello spazio tra il "nodo" e il pollo in modo che si possa gonfiare in cottura. Mettere il tutto in una teglia e cuocere per circa 1 ora.
A cottura ultimata riversare il contenuto in un piatto da portata, a questo punto si sarà formato un delizioso sughetto di accompagnamento dalle note leggermente agrodolci.
Servire con del pane casereccio o della polenta calda.